10 trucchi usati dai truffatori sui social che devi conoscere per non cadere nella trappola

Secondo McAfee e altre fonti specializzate in sicurezza informatica, le frodi online non riguardano solo i grandi attacchi informatici, ma anche piccoli raggiri quotidiani. L’obiettivo dei truffatori è spingere le persone a condividere informazioni personali, cliccare su link malevoli o effettuare pagamenti non sicuri. Esempi pratici riguardano finti concorsi a premi, richieste di denaro da parte di falsi amici e investimenti miracolosi. Per difendersi occorre sviluppare consapevolezza digitale e imparare a riconoscere i campanelli d’allarme, spesso nascosti in dettagli apparentemente innocui.

Secondo McAfee e altre fonti specializzate in sicurezza informatica, le frodi online non riguardano solo i grandi attacchi informatici, ma anche piccoli raggiri quotidiani che si insinuano nella vita digitale di milioni di utenti. L’obiettivo dei truffatori è spingere le persone a condividere informazioni personali, cliccare su link malevoli o effettuare pagamenti non sicuri, approfittando spesso della fretta o della distrazione.

truffe online
10 trucchi usati dai truffatori sui social che devi conoscere per non cadere nella trappola – flavabeach.it

Esempi pratici riguardano finti concorsi a premi, richieste di denaro da parte di falsi amici e investimenti miracolosi che promettono guadagni rapidi. Per difendersi occorre sviluppare consapevolezza digitale e imparare a riconoscere i campanelli d’allarme, spesso nascosti in dettagli apparentemente innocui come un indirizzo email sospetto o un linguaggio troppo generico.

Le truffe più comuni sui social media

Le principali categorie di truffe sui social media si ripetono con schemi ricorrenti, adattati al contesto delle piattaforme. Una delle più diffuse è il phishing, ovvero la richiesta di credenziali di accesso tramite link che imitano siti ufficiali. Un esempio concreto è quello di messaggi che riproducono le grafiche di banche o e-commerce, ma che portano a pagine false. Altra truffa frequente è quella dei falsi concorsi con premi in smartphone o buoni spesa: per partecipare viene richiesto di inserire dati sensibili o pagare piccole somme, che però finiscono nelle mani dei criminali. Secondo il rapporto Clusit 2025, il 38% degli attacchi di phishing in Italia avviene attraverso social network.

romance scam
Le truffe più comuni sui social media – flavabeach.it

Un altro caso riguarda i falsi investimenti in criptovalute o trading: vengono promessi rendimenti del 20-30% in pochi giorni, ma in realtà si tratta di sistemi di truffa piramidale. Un esempio recente, riportato da diverse testate economiche, ha coinvolto migliaia di utenti attratti da profili fake che mostravano guadagni fittizi. Da non sottovalutare anche le romance scam, dove falsi profili instaurano relazioni virtuali per poi chiedere denaro: l’Interpol stima perdite medie di oltre 5.000 € per vittima. Infine, molto diffusi sono i messaggi di falsi amici che richiedono piccole somme per emergenze, sfruttando account rubati o clonati.

Come riconoscere e difendersi dalle truffe

Per proteggersi dalle frodi online occorre sviluppare abitudini di controllo. Gli esperti di sicurezza di McAfee ricordano che bisogna diffidare da link abbreviati o sospetti, soprattutto se arrivano tramite messaggi privati. In caso di concorsi o offerte lampo, è utile verificare l’attendibilità del profilo e cercare conferme ufficiali. Anche la richiesta di pagamenti anticipati è un campanello d’allarme: nessuna azienda seria chiede denaro per la consegna di un premio.
Un caso pratico riguarda l’uso delle app di messaggistica collegate ai social: molti utenti hanno ricevuto link che promettevano bonus di 50 € per la spesa, ma cliccando scaricavano malware in grado di rubare dati bancari.

Altro esempio frequente è quello degli annunci di lavoro falsi: per “attivare la candidatura” viene chiesto un pagamento iniziale, spesso tra 20 € e 100 €. Le autorità italiane hanno segnalato centinaia di casi solo nel 2024.
Per ridurre i rischi è importante attivare l’autenticazione a due fattori, aggiornare regolarmente le password e segnalare i profili sospetti. Gli esperti sottolineano anche l’importanza di educare i più giovani: i minori sono particolarmente vulnerabili a giochi, app o influencer che nascondono vere e proprie truffe digitali. Creare consapevolezza resta lo strumento più efficace per prevenire danni economici e furti di identità.

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