Il primo walkman di Sony è passato da oggetto quotidiano a pezzo da collezione: alcuni esemplari del 1979 possono arrivare intorno ai 600 € se completi e funzionanti. Non tutti i modelli, però, hanno lo stesso valore: a fare la differenza sono anno, serie, stato e accessori. Le principali raccolte di collezionismo audio e le cronologie ufficiali Sony indicano il TPS-L2 come il più ricercato.
Parliamo quindi di un dispositivo che non è solo tecnologia, ma memoria culturale: il walkman ha reso la musica portatile, ha cambiato il modo di vivere la città e ha aperto la strada a tutto ciò che è venuto dopo. Per questo, oggi, alcuni collezionisti sono disposti a pagare cifre importanti per un lettore che funzioni, che sia il più vicino possibile a quello messo in vendita alla fine degli anni ’70 e che racconti, da solo, una stagione intera della cultura pop.

In questo articolo vediamo quali modelli più ricercati, perché alcuni valgono centinaia di euro e cosa succede se in soffitta troviamo un walkman più “normale” degli anni ’90.
Il walkman che tutti cercano: il TPS-L2 del 1979
Il modello che ha dato inizio a tutto è il Sony TPS-L2, presentato nel 1979: scocca blu e argento, pulsanti in metallo, cuffie leggere con spugnette arancioni. Le fonti tecniche di Sony riportano che fu pensato come lettore puro, senza registrazione, per ridurre dimensioni e prezzo. Oggi proprio questo modello è quello che più spesso viene segnalato nelle aste di hi-fi vintage con richieste attorno ai 500-600 €, e in alcuni casi superiori se sono presenti scatola, manuale e auricolari originali.
Il motivo è doppio: da un lato è il primo, quindi è quello storico; dall’altro è riconoscibile a colpo d’occhio e questo ai collezionisti piace molto. Un TPS-L2 che si accende, fa scorrere il nastro senza rumori anomali e non ha parti rotte è molto più appetibile di uno da riparare. I restauratori spiegano che cinghie e testine si possono cambiare, ma un corpo macchina sano e non ingiallito pesa parecchio sulla valutazione.

Un caso pratico: se oggi venisse ritrovato in cantina un TPS-L2 funzionante, con cuffie originali ma senza imballo, sarebbe realistico collocarlo nella fascia media di questa forchetta, quindi intorno ai 550 €; se fosse “new old stock”, cioè mai usato e ancora inscatolato, il prezzo potrebbe salire sensibilmente. Tutte le valutazioni devono comunque essere messe a confronto con i prezzi realmente battuti nelle aste del periodo.
I walkman “normali” degli anni ’80-’90 e perché valgono meno
Dopo il successo del primo modello, Sony ha prodotto decine di walkman: con radio, sportivi, super sottili, con autoreverse. Questi apparecchi, secondo i repertori di collezionismo, hanno oggi valori molto più bassi perché furono venduti in quantità enormi. Un walkman Sony di inizio anni ’90, senza cuffie originali e con qualche segno d’uso, spesso resta sotto i 100 € e non di rado sotto i 50 €, proprio perché è ancora facile trovarne.
Questo non significa che siano inutili: un modello ben conservato, con la sua custodia, può comunque interessare chi colleziona per epoca o per design. Ma è importante distinguere tra pezzo iconico e pezzo comune. Nel primo caso paghiamo la nascita dell’ascolto portatile; nel secondo stiamo semplicemente recuperando un oggetto nostalgico.
Il modo corretto di muoversi è sempre lo stesso: identificare il modello preciso (scritto sul retro o sotto lo sportellino), verificare se funziona davvero con una cassetta, controllare se le cuffie sono quelle Sony originali e confrontare il tutto con le valutazioni più recenti riportate nei cataloghi di chi si occupa di hi-fi vintage e nelle schede storico-tecniche Sony. Solo così un vecchio walkman smette di essere un ricordo e diventa un oggetto con un valore reale.





