Le 3 monete da 1 e 2 centesimi che valgono fino a 6600 euro secondo gli esperti

Le monete da 1 e 2 centesimi italiane nascondono storie sorprendenti: piccoli tondelli capaci di valere migliaia di euro grazie a errori di conio e dettagli sfuggiti in zecca. Tra tutte spicca il celebre centesimo Mole Antonelliana, diventato un’icona della numismatica contemporanea. Dietro questi casi ci sono fonti, perizie e risultati d’asta documentati che hanno acceso la curiosità dei collezionisti.

Negli ultimi anni il mercato delle monete euro rare ha visto crescere l’attenzione verso i centesimi italiani, spesso considerati “spiccioli” senza valore. In realtà, quando entrano in gioco la tiratura limitata, lo stato di conservazione e veri errori di conio, le quotazioni possono salire sensibilmente. Gli approfondimenti di Bolaffi e dei portali specialistici hanno raccontato esiti d’asta e schede tecniche che spiegano perché un difetto di conio diventa una rarità numismatica.

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Le 3 monete da 1 e 2 centesimi che valgono fino a 6600 euro secondo gli esperti-flavabeach.it

Dal 2018 la sospensione del conio nazionale per le monete da 1 e 2 centesimi (con arrotondamento nei pagamenti) ha alimentato l’interesse, pur senza rendere automaticamente “rari” gli esemplari comuni, come ricordano l’IPZS e la Commissione europea. In questo scenario contano le basi: verificare il diametro, il disegno al dritto, i segni di zecca e la presenza di confezioni Fior di Conio o Proof. Gli esperti de Il Sole 24 Ore sottolineano l’importanza della perizia numismatica per evitare fraintendimenti, mentre le community come Lamoneta segnalano casi reali e falsi allarmi. Prima di sognare cifre elevate, quindi, servono confronto, fonti attendibili e metodo di verifica.

Il caso simbolo: il “centesimo Mole” e come riconoscerlo

Tra le monete da 1 cent la più ambita è il centesimo Mole Antonelliana (millesimo 2002): riporta la Mole – soggetto dei 2 cent – su un tondello anomalo. Il dettaglio cruciale è il diametro: circa 18,75 mm (da 2 cent) invece dei 16,25 mm standard per il 1 cent. Secondo Bolaffi, un esemplare autentico è stato aggiudicato a 6.600 € (23 maggio 2013); altre copie in FDC hanno raggiunto diverse migliaia di euro.

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Il caso simbolo: il “centesimo Mole” e come riconoscerlo-flavabeach.it

Le analisi tecniche diffuse dai portali specializzati indicano un probabile errore in fase d’avvio della produzione: pochi pezzi sfuggiti ai controlli. Come muoversi in pratica? Verificare diametro, disegno e lettera di zecca “R”, scattare foto nitide dei due lati e richiedere una perizia numismatica riconosciuta. Fonti come Il Sole 24 Ore ricordano che senza certificazione il valore collezionistico è incerto e spesso sovrastimato online.

I 2 centesimi ricercati, gli errori autentici e i casi pratici

Le monete da 2 cent comuni hanno grandi tirature e, di norma, valgono il facciale; l’interesse nasce con errori di conio reali (doppio colpo, metallo in eccesso, disallineamenti, difetti sulle stelle). Gli analisti citati da Borsa e Finanza segnalano che gli esemplari più eclatanti possono arrivare a migliaia di euro, mentre gli errori minori restano su poche decine o centinaia, come spesso riportano i casi discussi su Lamoneta. Un esempio utile: un 2 cent con “eccesso di metallo” è stato proposto attorno a 189 € su marketplace numismatici verificati; il prezzo, però, dipende da conservazione, documentazione e riscontri con vendite effettive.

Gli approfondimenti di siti specializzati e le note dell’IPZS ribadiscono i criteri chiave: rarità intrinseca, Fior di Conio/Proof, tiratura e perizia. In pratica: se trovi un cent inusuale, confronta misure e dettagli con schede ufficiali, verifica eventuali confezioni e chiedi una valutazione a professionisti; soltanto così un semplice centesimo può rivelarsi davvero speciale.

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