In pochi si aspettavano un cambiamento così netto: alcuni bonus edilizi spariranno, mentre altri saranno confermati anche per il 2026. Tra le novità più significative, il Bonus Barriere Architettoniche non sarà prorogato, mentre il Bonus Mobili continuerà a essere accessibile. La Legge di Bilancio 2026 segna così un passaggio chiave per famiglie, proprietari di casa e professionisti del settore. Dietro queste decisioni, non solo numeri e aliquote, ma anche una visione precisa su cosa incentivare e cosa, invece, lasciare indietro. Una scelta che fa discutere e che potrebbe cambiare le priorità nei prossimi interventi edilizi.
Negli ultimi anni, i bonus edilizi hanno giocato un ruolo fondamentale per riqualificare abitazioni, migliorare l’efficienza energetica e rendere gli spazi più vivibili e funzionali. Grazie a questi strumenti, molti cittadini hanno potuto affrontare spese importanti beneficiando di detrazioni in dichiarazione dei redditi.

Ma il 2026 segna una svolta, perché la Legge di Bilancio ha messo ordine, scegliendo cosa mantenere e cosa eliminare. Tra le agevolazioni confermate spicca il Bonus Mobili, una misura che ha sempre accompagnato gli interventi di ristrutturazione, mentre il Bonus Barriere Architettoniche non sarà più disponibile dopo la fine del 2025. Una scelta che ha sollevato critiche, soprattutto considerando l’importanza del tema accessibilità, oggi più che mai rilevante.
Il Bonus Mobili resta attivo nel 2026 per chi ristruttura casa e acquista arredi o elettrodomestici efficienti
Il Bonus Mobili è tra le detrazioni fiscali che continueranno a essere disponibili anche nel 2026, mantenendo le stesse regole valide per il 2025. Si tratta di una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute per acquistare arredi o grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica, a patto che siano destinati a immobili oggetto di ristrutturazione edilizia. Il limite massimo di spesa resta fissato a 5.000 euro, per una detrazione complessiva di 2.500 euro da ripartire in dieci anni.

La misura è collegata in modo diretto a lavori di ristrutturazione: non è possibile beneficiare del Bonus Mobili se non è stato avviato e comunicato all’Agenzia delle Entrate un cantiere, anche di piccola entità, come ad esempio la sostituzione di infissi, pavimenti o impianti. Gli acquisti devono inoltre avvenire successivamente alla data di inizio dei lavori. L’agevolazione si applica sia alla prima casa che ad altri immobili residenziali, anche se le detrazioni complessive possono variare.
Il Bonus Mobili è compatibile con altri incentivi come l’Ecobonus o il Sismabonus, a condizione che ogni agevolazione sia riferita a interventi specifici. Confermata anche la possibilità di acquistare elettrodomestici come frigoriferi, forni e lavatrici di classe energetica elevata. Una continuità che premia chi intende migliorare casa in modo intelligente, ottimizzando spese e consumi.
La mancata proroga del Bonus Barriere Architettoniche lascia fuori molte famiglie e interventi urgenti
Diversamente da quanto avvenuto negli ultimi anni, il Bonus Barriere Architettoniche non sarà prorogato per il 2026. L’agevolazione, che permetteva di detrarre il 75% delle spese per rendere più accessibili gli edifici, verrà meno con la fine dell’anno in corso. Rimane quindi poco tempo per completare i lavori ed effettuare i pagamenti necessari. La norma è chiara: per ottenere la detrazione, non basta avere avviato l’intervento, ma è fondamentale che le spese siano sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Il bonus ha consentito finora l’installazione agevolata di ascensori, servoscala, montacarichi e piattaforme elevatrici, strumenti fondamentali per migliorare la mobilità domestica, soprattutto per anziani o persone con disabilità. La mancata proroga rappresenta un problema concreto per chi aveva pianificato questo tipo di lavori nei prossimi mesi. Non si tratta solo di una questione economica, ma anche sociale, legata all’autonomia e alla dignità delle persone fragili.
La scelta del legislatore sembra andare in direzione di una razionalizzazione dei bonus, ma resta da vedere se, nei prossimi mesi, verranno introdotte misure alternative o sostitutive. Intanto, chi ha intenzione di usufruire di questa agevolazione dovrà agire con rapidità, pianificando interventi e pagamenti nei tempi previsti.
 
 




