Contributi colf e badanti deducibili fino a 1.549 euro all’anno anche con assunzione tramite agenzia o libretto famiglia

Molti pensano che assumere una colf o una badante sia solo una spesa da sostenere, ma c’è una buona notizia che spesso passa inosservata: la parte a carico del datore di lavoro è deducibile fino a un massimo di 1.549,37 euro all’anno. Non serve essere esperti di fisco per approfittarne, basta conoscere le regole e conservare i documenti giusti. Anche chi assume tramite agenzia o usa il libretto famiglia può ottenere questo beneficio. È un modo intelligente per alleggerire il carico fiscale e, allo stesso tempo, riconoscere il valore di chi ci aiuta ogni giorno tra le mura di casa.

Ogni settimana, in tante case italiane, si affiancano lavoratori domestici che danno una mano concreta alla gestione familiare. Che si tratti di una baby sitter qualche pomeriggio, di un assistente per un anziano genitore o di una collaboratrice che viene a ore, il loro contributo è spesso fondamentale.

badante con anziana
Contributi colf e badanti deducibili fino a 1.549 euro all’anno anche con assunzione tramite agenzia o libretto famiglia-flavabeach.it

Eppure, pochi sanno che le spese sostenute per i contributi previdenziali di questi lavoratori possono essere dedotte dal reddito, riducendo in modo legale e significativo le tasse da pagare. Questo vale sia per i contratti tradizionali, sia per forme più flessibili come il libretto di famiglia, spesso usato per prestazioni occasionali. Non tutto, però, è deducibile: ci sono limiti, condizioni e anche casi esclusi che vale la pena conoscere.

Come funziona la deduzione per colf, badanti e collaboratori familiari con contratto o tramite agenzia

Il sistema fiscale italiano riconosce il valore del lavoro domestico e permette di dedurre i contributi previdenziali versati all’INPS dal datore di lavoro. Il massimo annuo consentito è pari a 1.549,37 euro, e la regola principale da ricordare è che si può dedurre solo la parte di contributi a carico del datore, non quella trattenuta allo stipendio del lavoratore.

banconote
Come funziona la deduzione per colf, badanti e collaboratori familiari con contratto o tramite agenzia-flavabeach.it

La deduzione segue il principio di cassa: significa che conta quando i contributi vengono effettivamente pagati, non quando maturano. Quindi, se si paga a gennaio il trimestre di fine anno, la somma sarà deducibile l’anno successivo. Questo aspetto può fare la differenza nella compilazione della dichiarazione.

L’agevolazione vale anche se il collaboratore viene assunto tramite agenzia interinale. In questo caso, è essenziale che l’agenzia rilasci una certificazione con i dati fiscali del lavoratore e del datore, specificando la quota di contributi versati. Anche in caso di decesso del datore, gli eredi possono usufruire della deduzione per i contributi relativi al trimestre in corso al momento della morte.

Chi vuole beneficiare dell’agevolazione deve conservare ricevute di pagamento INPS, fatture delle agenzie e, se necessario, dichiarazioni che attestino lo svolgimento delle prestazioni. Tutta la documentazione può essere richiesta in caso di controlli.

Libretto famiglia e lavoro occasionale con deduzione parziale dei contributi versati

Una modalità più flessibile, spesso utilizzata per lavori saltuari, è il libretto famiglia. Introdotto nel 2017, questo strumento permette di retribuire prestazioni occasionali acquistando ticket del valore nominale di 10 euro. Ogni ora di lavoro viene pagata così, e una parte di quel ticket – precisamente 1,65 euro – rappresenta il contributo INPS deducibile.

Il libretto di famiglia è ideale per chi ha bisogno di un aiuto non continuativo, come ad esempio per lezioni private, assistenza a bambini o piccoli lavori di giardinaggio. I limiti economici sono chiari: ogni lavoratore può ricevere massimo 5.000 euro l’anno complessivi, mentre ogni datore non può superare i 10.000 euro.

Per poter dedurre i contributi è necessario che il lavoro sia svolto davvero e che venga registrato regolarmente nel sistema INPS. Non basta pagare il ticket: serve anche indicare data, durata e nominativo del lavoratore. Solo così l’agevolazione è valida.

Attenzione però: alcune spese non sono mai deducibili. È il caso dei contributi alla Cassa Colf, delle spese per familiari a carico e dei versamenti forfettari per la regolarizzazione di lavoratori stranieri. È sempre bene verificare prima di inserirle nella dichiarazione.

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