Molti pensano che gli investimenti sicuri siano ormai un ricordo del passato, ma esistono ancora strumenti capaci di coniugare stabilità e rendimento. Il BTP 2,65% Giugno 2028 è uno di quei titoli che sembrano non fare rumore, ma che oggi possono rappresentare un’opportunità concreta. In un contesto dominato da incertezze economiche e tassi d’interesse in movimento, vale la pena fermarsi un attimo e osservare cosa offre davvero.
I titoli di Stato spesso vengono considerati noiosi, poco redditizi, adatti solo a chi non ama rischiare. Ma quando i mercati finanziari oscillano e la volatilità sembra non dare tregua, sono proprio queste caratteristiche a trasformarsi in vantaggi. Il BTP 2,65% Giugno 2028, acquistabile a circa 100,94 (prezzo del 10 ottobre 2025), offre un rendimento lordo annuo del 2,30% che, dopo l’applicazione dell’aliquota agevolata del 12,5%, si traduce in un 1,95% netto.

Per chi cerca un equilibrio tra rendimento, sicurezza e visibilità nel tempo, questo titolo può diventare un tassello prezioso nella costruzione di un portafoglio diversificato. Ma è solo entrando nel dettaglio del suo funzionamento che si comprendono appieno i suoi punti di forza — e i rischi da non trascurare.
Il BTP 2,65% Giugno 2028 offre cedole sicure e liquidità con una buona protezione dai tassi
Il meccanismo del BTP 2,65% Giugno 2028 è semplice e trasparente. La cedola fissa annuale, pari al 2,65%, viene distribuita in due rate semestrali. A fronte di un investimento di 1.000 euro, si ricevono 26,50 euro ogni anno, suddivisi in due pagamenti da 13,25 euro. Il prezzo d’acquisto leggermente sopra la pari comporta un rendimento effettivo inferiore al tasso cedolare, ma comunque competitivo.

Una delle caratteristiche più rilevanti è la duration modificata di 2,52: ciò significa che il prezzo del titolo è relativamente poco sensibile alle variazioni dei tassi di interesse rispetto a titoli con scadenze più lontane. In altre parole, anche se la BCE dovesse aumentare i tassi, l’impatto sul valore di mercato del titolo sarebbe contenuto.
Altro punto di forza è la liquidità: il titolo è negoziabile sul MOT e può essere venduto in qualsiasi momento prima della scadenza del giugno 2028. Ciò garantisce una certa flessibilità, utile in caso di imprevisti o nuove opportunità d’investimento. Inoltre, la tassazione agevolata al 12,5% sugli interessi e sulle eventuali plusvalenze rende il titolo ancora più conveniente rispetto ad altri strumenti soggetti al 26%, come obbligazioni corporate o fondi comuni.
Rischi e criticità da considerare prima di scegliere questo titolo nel portafoglio
Nonostante l’apparente tranquillità, il BTP 2,65% Giugno 2028 non è esente da rischi. Il più importante è quello legato all’inflazione. Se il livello dei prezzi dovesse aumentare più del previsto nei prossimi anni, il rendimento reale dell’investimento potrebbe ridursi fino a diventare negativo. A titolo di esempio, un’inflazione al 3% eroderebbe quasi completamente il guadagno effettivo, annullando il vantaggio della cedola fissa.
Un altro aspetto da valutare è il rischio di mercato legato ai tassi d’interesse. Sebbene il titolo sia meno sensibile rispetto a bond di più lunga durata, un repentino aumento dei tassi potrebbe portare a una temporanea perdita in conto capitale per chi decidesse di vendere prima della scadenza. Tuttavia, mantenendo il titolo fino al 2028, l’investitore incassa regolarmente le cedole e riceve alla fine l’intero capitale nominale.
Infine, il rischio sovrano, legato all’affidabilità dello Stato italiano, resta una variabile da monitorare. Anche se attualmente ritenuto molto basso, non va ignorato, soprattutto in un contesto di elevato debito pubblico e dinamiche politiche in continua evoluzione.
Alla luce di tutto questo, il titolo si presenta come un’opzione concreta per chi desidera inserire nel proprio portafoglio uno strumento a basso rischio, con flussi di reddito regolari e una certa prevedibilità.