Costruire un ascensore condominiale e ottenere il bonus 75% per abbattere le barriere architettoniche senza perdere le agevolazioni

Quando un condominio decide di installare un ascensore esterno, non si tratta solo di migliorare la comodità, ma di aprire la strada a un cambiamento che tocca accessibilità, sicurezza e valore dell’immobile. La costruzione di un ascensore condominiale e le relative agevolazioni per la rimozione delle barriere architettoniche diventano così un tema di grande interesse, soprattutto alla luce delle ultime modifiche normative che definiscono tempi e modalità per ottenere la detrazione fiscale prevista.

Dietro l’idea di un impianto che semplifica la vita di tutti si nasconde un percorso tecnico e burocratico da seguire con attenzione. La legge stabilisce condizioni precise per poter usufruire del bonus 75%, imponendo scadenze, tetti di spesa e criteri di ripartizione che coinvolgono ogni condomino.

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Costruire un ascensore condominiale e ottenere il bonus 75% per abbattere le barriere architettoniche senza perdere le agevolazioni-flavabeach.it

Comprendere come si calcola la detrazione, quali lavori rientrano nell’agevolazione e quali spese restano escluse è fondamentale per evitare errori e sfruttare al meglio l’opportunità offerta dal legislatore. L’obiettivo, oltre al vantaggio economico, è quello di rendere gli edifici più inclusivi e fruibili per tutti, valorizzando il patrimonio immobiliare in modo sostenibile e moderno.

Costruzione dell’ascensore condominiale e bonus barriere architettoniche 2025 come funziona la detrazione e chi può beneficiarne

La detrazione per la rimozione delle barriere architettoniche, introdotta dall’articolo 119-ter del Decreto-legge n. 34 del 2020, riconosce un’agevolazione fiscale del 75% per le spese documentate sostenute entro il 31 dicembre 2025. Il beneficio si applica a lavori in edifici già esistenti e riguarda scale, rampe, servoscala, piattaforme elevatrici e la costruzione di un ascensore. Secondo l’Agenzia delle Entrate, la detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e spetta a chi sostiene effettivamente la spesa, purché sia titolare di un diritto reale sull’immobile.
Nel caso di un condominio, ogni partecipante beneficia della detrazione in base alla quota di spesa imputata secondo i millesimi di proprietà o i diversi criteri stabiliti dagli articoli 1123 e seguenti del Codice civile.

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Costruzione dell’ascensore condominiale e bonus barriere architettoniche 2025 come funziona la detrazione e chi può beneficiarne-flavabeach.it

Ad esempio, se il costo complessivo dell’intervento è di 120.000 euro e l’edificio è composto da sei unità immobiliari, ciascun condomino potrà detrarre la parte proporzionale alla propria quota, fino al limite massimo previsto di 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità, quindi 240.000 euro totali.
Il bonus è calcolato sul totale delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, indipendentemente dal completamento dei lavori, che può avvenire anche nel corso del 2026. In pratica, conta la data del pagamento e non quella del collaudo dell’impianto. Inoltre, per accedere all’agevolazione, è necessario che l’intervento rispetti i requisiti tecnici previsti dal decreto ministeriale n. 236 del 1989, che definisce le caratteristiche degli impianti idonei a favorire l’accessibilità. La presenza di un tecnico abilitato che asseveri la conformità è indispensabile per ottenere la detrazione.

Ripartizione delle spese tra condomini e validità dell’agevolazione tra il 2025 e il 2026 per l’installazione dell’ascensore esterno

Nel caso in cui il condominio avvii i lavori entro il 31 dicembre 2025 ma li concluda nel 2026, la detrazione al 75% spetta solo per le spese sostenute fino alla fine del 2025. Ciò significa che eventuali costi pagati nel 2026 non potranno beneficiare del bonus barriere architettoniche, a meno di future proroghe. Per questo motivo è importante pianificare con precisione il calendario dei pagamenti e le delibere condominiali, in modo che la parte più consistente delle spese venga sostenuta entro la scadenza prevista.
La ripartizione della spesa segue il principio dei millesimi, ma i condomini possono decidere criteri diversi purché approvati con le maggioranze previste dalla legge. Ad esempio, un condomino al piano terra, che non utilizzerà direttamente l’ascensore, può comunque essere tenuto a contribuire, poiché l’intervento aumenta il valore dell’intero edificio. Tuttavia, l’assemblea può deliberare di distribuire la spesa in modo più equo, soprattutto quando alcuni condomini traggono un beneficio maggiore.
Va ricordato che dal 2024 la possibilità di cedere il credito o richiedere lo sconto in fattura è stata fortemente ridotta. Rimane tuttavia la detrazione diretta, che permette di recuperare il 75% della spesa attraverso le dichiarazioni dei redditi in dieci anni. In questo contesto, l’ascensore condominiale non è solo un’opera di miglioramento strutturale, ma un investimento sociale ed economico che garantisce accessibilità, sicurezza e una rivalutazione dell’immobile nel tempo.

Con l’avvicinarsi della scadenza del 2025, la riflessione più importante riguarda l’opportunità di agire subito. La scelta di costruire un ascensore esterno può rappresentare una decisione capace di cambiare la quotidianità di chi vive l’edificio e di valorizzare il patrimonio immobiliare comune.

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