Ecco cosa cambia davvero nella Carta Dedicata a te 2025 tra requisiti, esclusioni e bonus

Una nuova lista è pronta e molti si chiedono se rientreranno tra i beneficiari: la Carta Dedicata a te 2025 arriva con 500 euro di bonus spesa da usare per alimentari, carburante e trasporto. Tra esclusioni importanti e priorità familiari, l’attesa cresce mentre i Comuni si preparano a convocare chi ne ha diritto. I dettagli del decreto sono chiari: niente domanda, niente sorprese, ma solo requisiti ben precisi. Chi rientra riceverà presto la comunicazione ufficiale, mentre altri rischiano di restare fuori anche per un solo dettaglio. Ecco cosa cambia davvero rispetto al 2024, e perché non basta avere un ISEE basso per essere sicuri di riceverla.

La nuova Carta Dedicata a te rappresenta un piccolo ma importante sostegno per tante famiglie italiane. Non si tratta di un bonus qualunque, ma di un contributo mirato che va a coprire spese essenziali. L’attivazione non richiede domanda da parte del cittadino: tutto parte dall’INPS che elabora le liste sulla base dell’ISEE e della composizione familiare.

persona che usa una carta
Ecco cosa cambia davvero nella Carta Dedicata a te 2025 tra requisiti, esclusioni e bonus-flavabeach.it

Una volta completato il processo, sono i Comuni a convocare i beneficiari per la consegna della Postepay nominativa con 500 euro già caricati. L’importo può essere speso solo per una lista definita di prodotti alimentari, carburanti e titoli di viaggio locali. Le tempistiche sono già fissate, e non rispettarle significa perdere il diritto al contributo.

Come viene selezionato chi ha diritto alla Carta Dedicata a te 2025 e cosa si può acquistare con il bonus

La Carta Dedicata a te è pensata per famiglie residenti in Italia, con un ISEE ordinario che non supera i 15.000 euro. Ma non basta solo questo. Per entrare nella lista serve anche essere iscritti all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e appartenere a un nucleo familiare con almeno tre componenti, tra cui almeno un minore. L’INPS stila le liste entro l’11 settembre, le invia ai Comuni che hanno tempo fino all’11 ottobre per confermarle. Solo dopo questa fase si parte con le convocazioni.

persona che usa una carta
Come viene selezionato chi ha diritto alla Carta Dedicata a te 2025 e cosa si può acquistare con il bonus-flavabeach.it

Il bonus di 500 euro, caricato una tantum sulla carta, può essere speso per l’acquisto di alimenti come carne, latte, pesce, pasta, frutta, ortaggi, prodotti da forno, alimenti per l’infanzia, miele, caffè e acqua minerale. È escluso ogni tipo di bevanda alcolica. Oltre agli alimentari, è possibile usarlo per acquistare carburante o abbonamenti per i mezzi pubblici. Inoltre, molti esercizi commerciali applicano uno sconto del 15% sugli acquisti fatti con la carta: l’elenco aggiornato è disponibile sul sito del MIMIT, suddiviso per regione.

Chi viene escluso automaticamente dalla Carta Dedicata a te 2025 e cosa fare se non si riceve la comunicazione

L’accesso alla Carta Dedicata a te 2025 è riservato solo a chi non riceve già altri aiuti pubblici. Restano esclusi i percettori dell’Assegno di Inclusione, della NASpI, della DIS-COLL, della Cassa Integrazione e di qualsiasi forma di integrazione salariale o indennità di disoccupazione. Anche un solo componente della famiglia che percepisce uno di questi sostegni rende l’intero nucleo non idoneo.

Un esempio concreto: una famiglia di quattro persone con ISEE di 10.000 euro, ma con un genitore che riceve NASpI, non potrà accedere alla carta. Al contrario, una coppia con due figli minorenni, ISEE sotto i 12.000 euro e nessun altro aiuto statale in corso, rientra tra i potenziali beneficiari. Chi aveva già ricevuto la carta lo scorso anno potrà riutilizzare la stessa tessera, che sarà ricaricata automaticamente se il nucleo risulta ancora idoneo. Il primo utilizzo dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2025, e tutto l’importo dovrà essere speso entro il 28 febbraio 2026.

Chi non riceve nessuna comunicazione dal Comune entro metà novembre può rivolgersi agli uffici comunali di riferimento per verificare la propria posizione. In alternativa, è possibile controllare eventuali elenchi pubblicati online dal proprio Comune. Attenzione però: la mancata ricezione non sempre è un errore, potrebbe essere il risultato dell’esclusione per uno dei motivi previsti dal decreto.

Gestione cookie